

Tutto quello che cerco ogni giorno è descritto nella foto qui sopra. Un ordine nascosto, nell'apparente disordine di una cascata d'acqua. La natura ci sorprende così, con una manifestazione semplice e antica allo stesso tempo. Ho sempre avuto una spiccata predilezione per tutto quello che esprime armonia e bellezza. Nell'osservare l'espressione della bellezza, sia essa contenuta in un suono, in un oggetto o in un'azione, ho sempre tratto piacere. Mi ritengo un'uomo fortunato perchè ogni giorno con il mio lavoro mi confronto con Dio attraverso la sua manifestazione terrena che è la natura.
La natura
La forma

La danzatrice Martha Graham nella foto interpreta il concetto della forma durante una sua performance teatrale. Interviene modificando la posizione del corpo all'interno di un vestito elastico sulla percezione della forma da parte dello spettatore. Lavora costruendo delle nuove forme dinamiche interpretando il concetto di tensione visiva. Essa stessa diventa una forma. La forma per l'uomo è un concetto importantissimo tanto che agli inizi del 1900 viene fondata una corrente psicologica (Gestalt) che si occupa specificatamente della percezione della stessa forma ad opera del cervello umano. La parola tedesca Gestalt significa infatti forma/rappresentazione.
L'equilibrio
L'equilibrio è parte essenziale di una forma. Ogni insieme forma è costituito di varie sotto forme tra loro relazionate a formare l'oggetto finale della rappresentazione visiva. Lo spostamento o la prevalenza di una di queste parti può comportare uno squilibrio visivo che rende l'oggetto sgradevole ai nostri occhi. Questo concetto è stato mirabilmente riassunto in una celebre frase di Rudolf Arnheim: "Il particolare è parte del tutto e tutto esso stesso".

Il particolare

Il particolare è parte integrante di ogni manufatto. Apparentemente insignificante e a volte inosservato ogni oggetto è invece un insieme di piccoli perfetti particolari. La bellezza infatti, è riscontrabile in un gesto semplice ed elementare: nell'antica arte della calligrafia giapponese dove un semplice piccolo gesto diventa una forma di espressione artistica.

Ho un ricordo molto nitido e chiaro del momento in cui le mie modellazioni diventarono tridimensionali. Lo ricordo perchè per me fu una soddisfazione pari a quella, e non esagero, di un cieco che tornava a vedere. Finalmente ci vedo, mi dissi, finalmente avevo capito cosa significava ombra e anche come avrei potuto gestirla per dare sempre maggiore vitalità ad un oggetto solido tridimensionale. Per far questo ho lavorato molto su modelli dimostrativi appositamente realizzati. Sono fermamente convinto che la conquista del volume e della tridimensionalità passano attraverso l'esercizio ed il lavoro sul dente dimostrativo. Un lavoro impegnativo su cui vale la pena investire del tempo perchè è un lavoro che poi torna per tutta la vita.
L'esercizio
1998 - Esercizio di stratificazione di dente completo di radice.
Il materiale
Restauro 13-12-11-21-22-23 Composito (dic/ 2004)
Restauro 13-12-11-21-22-23 Ceramica (giu/2012)
Il l materiale è il mezzo, non il fine del nostro lavoro.
I casi clinici mostrati nelle foto sopra sono stati eseguiti per due pazienti diverse a distanza di molti anni l'uno dall'altro. Per la loro realizzazione sono stati utilizzati due materiali differenti, il composito e la ceramica. Nonostante le diversità, un filo conduttore unisce questi due manufatti, la passione e la cura dei particolari con cui sono stai eseguiti. Questo ci porta concettualmente ben aldilà delle tecniche, dei materiali e delle filosofie adottate per la loro realizzazione. Ho infatti sempre creduto che l'uomo, le sue mani, la sua mente fossero l'elemento distintivo che potesse fare la differenza.